Terzo volume della serie dedicata a Jack Reacher,
un maggiore in congedo della polizia militare dell'esercito degli
Stati Uniti. In questo episodio, Jack, mosso dal suo personale senso
di giustizia, interviene a suo modo affinché due taglieggiatori non
diano più fastidio ad un ristoratore. I suoi metodi però non
passano inosservati all'FBI, che da un po' di tempo lo pedina. Jack
viene quindi accusato dell'omicidio di due ex soldatesse, vittime di
abusi durante il loro periodo di servizio nell'esercito e su cui Jack
ha avuto modo di indagare. Il “Bureau”, analizzando il modus
operandi dell'assassino, redige un profilo psicologico e fisico
secondo il quale non può che trattarsi di un militare (ed è nota -
a detta dell'autore - la freddezza dei rapporti tra l'FBI e
l'esercito....) e, più precisamente, del nostro protagonista. Jack
si trova costretto così a collaborare per potersi scagionare. Nel
frattempo, però, l'assassino continua la sua opera uccidendo proprio
la sorellastra di un agente dell'FBI che lavora al caso. Solo il
nostro protagonista riesce a sparigliare le carte fino a trovare
l'insospettabile colpevole … avevate dei dubbi?.
Dopo aver letto il secondo volume “Trappola
mortale”, mi ero rifiutato di proseguire la lettura di altri libri
della serie. Jack Reacher, infatti, è alto 1,90 per 100 chili di
muscoli, è capace di uccidere a mani nude senza nemmeno scomporsi, è
bello, atletico e chi più ne ha più ne metta.... Ma il massimo è
stato quando gli hanno sparato a bruciapelo al petto ed è
sopravvissuto proprio grazie alla sua muscolatura possente! Mi era
sembrato veramente troppo. Poi però ci sono ricascato.... Il libro
ha un buon ritmo, l'autore riesce a sorprendere con colpi di scena,
la trama scorre bene e uno si domanda sempre fino a che punto possa
arrivare Jack, da solo contro tutto e tutti. In questo volume, oltre
a tutti i pregi che il protagonista ha e che già sono stati
ampiamente descritti, ciliegina sulla torta, scopriamo che è anche
superdotato!