Martin Sixsmith – Philomena
(2015, Ed. Piemme, Collana NumeriPrimi)
Trad. C. Proto
Libro che narra una storia
veramente accaduta verso la metà del secolo scorso e che trova una
soluzione solo verso la fine dello stesso; una storia ambientata tra
l'Irlanda cattolica e gli Stati Uniti, i cui protagonisti sono Martin
Sixsmith, un giornalista inglese, Philomena Lee e, indirettamente,
suo figlio Anthony.
Sixsmith viene a conoscenza di una
vicenda umana talmente dolorosa da non credere lui per primo alla sua
veridicità. Tuttavia, la curiosità, il fiuto e la fortuna lo
portano a scoprire l'esistenza di un commercio di bambini tra gli
istituti cattolici irlandesi, dove venivano “rinchiuse” le
giovani madri, che avevano concepito nel “peccato”, ed i loro
figli frutto di quel “peccato”. I bambini venivano letteralmente
venduti a ricche coppie americane ed è superfluo dire che la vendita
non avveniva con il consenso delle madri. Philomena, una di queste
giovani madri, non riesce a togliersi dalla mente l'allontanamento
forzato dal proprio figlio Anthony e dopo molti anni trova finalmente
in Sixsmith un alleato che la può aiutare nella ricerca di quel
figlio scomparso dall'età di 3 anni. Le ricerche mettono a nudo un
dramma vissuto da molte madri che le istituzioni religiose e
politiche hanno fino all'ultimo negato. Philomena scopre anche il
dramma vissuto da Anthony, che non aveva mai dimenticato sua madre,
tanto da passare la vita alla ricerca delle proprie origini, di quei
luoghi che si erano fermamente impressi nei suoi ricordi di bambino.
Dal libro è stato tratto anche un
film, che anziché semplificarne la storia la arricchisce con alcuni
caratteri dei personaggi. Colpisce la serenità della protagonista,
ancora più evidente nel film rispetto al libro, che, nonostante le
sofferenze patite, non è mossa da alcuna vendetta nei confronti
dell'istituto ma solo dall'amore sincero che una madre prova per il
proprio bambino.