Da quando ho aperto
questo blog ho notato la diversità dei libri che leggo. Non seguo un
filone preciso: alcuni libri provengono da una vecchia raccolta che
avevo fatto diversi anni fa, libri che hanno preso la polvere per
troppo tempo. Di altri, invece, mi ero fatto un appunto perché mi
avevano incuriosito per il titolo o perché avevo sentito una buona
presentazione. Ognuno di questi libri comunque alla fine ha un suo
perché. Quello che ho letto più di recente è di Fausto Brizzi.
Fausto Brizzi – Ho
sposato una vegana (Una storia vera, purtroppo)
Mi è piaciuta la
presentazione del libro fatta alla trasmissione “Che tempo che fa”
di Fabio Fazio da parte del suo autore, il regista Fausto Brizzi,
quello di “Notte prima degli esami”, certo un regista non
impegnato, ma che mi piace, forse perché siamo più o meno coetanei
e con i suoi film mi ha spesso riportato alla mente episodi che ho
realmente vissuto.
“Ho sposato una
vegana” è un libro autobiografico, in cui Brizzi, in chiave
tragicomica, parla della sua quasi conversione ai principi vegan.
Tutto parte dalla conoscenza di una finalista di Miss mondo di cui si
innamora e che diventa la sua compagna, una donna tanto bella quanto
integralista vegana, la quale lo spinge a intraprendere questo
cammino, vale a dire trasformarsi da mangiatore di carne e latticini
in “vegano”, perché non accetta l'idea di rimanere
prematuramente vedova. Così, oltre a voler convertire il mondo ai
principi vegani, diventa la dietologa personale di Fausto con tutti i
problemi connessi.
Premetto che sono
vegetariano, non vegano, ma non mi ritengo un integralista. Apprezzo
i miei amici che quando mi invitano a pranzo si sforzano di farmi
trovare qualcosa da mangiare e non critico la loro indelicatezza nel
mangiare pietanze ricche di sughi a base di carne e arrosti vari,
come non pretendo di imporre una mia visione del mondo a chi mi sta
intorno, atteggiamento che purtroppo spesso affligge i vegani. Pur
avendone tutte le ragioni, sia da un punto di vista più prettamente
salutistico che ecologico, talvolta, per il loro modo intransigente
di porsi nei confronti degli altri, mi fanno essere d'accordo con
Giuseppe Cruciani che li definisce “nazi-vegani”
Frasi sottolineate
In pratica mi
costringono a dare una risposta al quesito atavico: “Meglio un uovo
oggi o una gallina domani?” nella sua variante più moderna:
“Meglio un'amatriciana oggi o una vecchiaia sana domani?”