(Baldini &
Castoldi, ed. 2017)
Questo libro è stato
pubblicato postumo, essendo Faletti scomparso nel 2014, e da esso è
nato anche uno spettacolo teatrale, per il quale la storia era stata
originariamente concepita.
Il libro narra di una
imminente fine del mondo, dapprima prevista da un astronomo, che però
non viene preso in considerazione, e poi, a seguito di alcuni eventi
naturali, dimostratasi reale. La fine avverrà perché l'energia del
sole investirà un lato della terra e tutti coloro che possono,
animali compresi, cercano con ogni mezzo di mettersi in salvo
spostandosi sul lato opposto. In una città oramai abbandonata, e
proprio laddove è previsto l'effetto più devastante, Linda, la
protagonista, ripercorre le vie della città e dei ricordi, che
partono dal concepimento e arrivano fino all'ultimo giorno di sole.
Libro intimistico di
riflessioni, che non cede mai alla rabbia per questo ”ultimo giorno
di sole” trascorso non a cercare una vana (?) salvezza ma a
rimanere e ripercorrere luoghi che hanno visto correre le vicende di
persone e soprattutto dei propri ricordi. Ogni capitolo termina con
dei versi di una canzone che ha come tema quanto narrato nel capitolo
stesso, canzoni che possono essere ascoltate collegandosi ai siti
indicati.
Nel testo mi immagino
un Giorgio Faletti prossimo al suo “ultimo giorno di sole”, al
quale non può sfuggire ma che, anziché farsi prendere dalla
disperazione, dalla rabbia, dall'invidia per chi ha ulteriori giorni,
dedica invece alla scrittura di questo bel libro.
Frase sottolineata
Ci sono occasioni in
cui le parole sono l'oro degli sciocchi: per quante te ne vengano in
mente non possono avere il valore del silenzio.