Partendo dal presupposto che, in generale, mi piace il modo in cui Odifreddi argomenta e discerne: il libro affronta il tema della stupidità umana, analizzando vari aspetti e fenomeni che possono essere considerati come esempi di stupidità.
Il libro segue una struttura a dizionario, in cui le voci sono ordinate in ordine alfabetico e offrono una prospettiva satirica e critica sulle diverse manifestazioni di stupidità nella società. Purtroppo, queste non sono esaustive, perché, altrimenti, sarebbe diventata un’opera immensa ed infinita. Vengono analizzate stupidità come “Barba e capelli“, “Berlusconi“, “Burocrazia“, “Cani e gatti“, “Coincidenze“, “Benedetto Croce“, ecc.
Frasi sottolineate
“Ciarlatani: … qualunque truffatore offre una gradita occasione agli stupidi di confermare la propria stupidità”.
“ Cipolla (Carlo)”: … il numero degli stupidi viene sempre sottostimato.
Per una volta il buon senso degli uomini ha prevalso sulla stupidità degli anelli di congiunzione con la scimmia. (In riferimento al Creazionismo).