Il romanzo "1Q84" di Haruki Murakami si presenta come
un'opera di fantascienza distopica che svela un Giappone immaginario
attraverso le vicende dei suoi protagonisti principali, Tengo e
Aomame. La narrazione si snoda tra gli angoli più oscuri del 1984,
scandita in tre volumi che intrecciano le vite dei personaggi. Il
titolo stesso, "1Q84", evoca un universo parallelo al
famoso anno orwelliano, tracciando una linea sottile tra realtà e
fantasia.
La
profondità dell'opera emerge nelle parole di Murakami, che invita il
lettore a riflettere su una verità più profonda di ciò che appare,
in una realtà in cui la percezione è tutto. La lotta tra il bene e
il male, la ricerca di libertà e il dominio del controllo si
intrecciano nelle vite di Tengo e Aomame, trasformando la loro
relazione amorosa in un'epopea di speranza e resistenza.
Attraverso
i vicoli della memoria e della percezione, Murakami crea un mondo
distopico in cui la verità è un concetto sfuggente, e la percezione
soggettiva diventa il filo conduttore della storia.
Diviso
in tre parti, il romanzo offre una visione intima dei protagonisti,
narrando le loro storie in prima persona e svelando trame
interconnesse che si intrecciano come rami di un albero.
Nel
primo volume, Tengo, un giovane professore di matematica con un amore
segreto per la scrittura, si trova ad affrontare un misterioso
manoscritto inviatogli da Fuka-Eri, una donna enigmatica. Affascinato
dalla trama che narra il rapimento di una ragazzina da parte di una
setta religiosa, Tengo si immerge nel lavoro con una passione
travolgente.
Nel frattempo, Aomame, una spietata istruttrice di arti marziali e
assassina di professione, si trova di fronte a un compito oscuro:
eliminare un uomo che abusa di una bambina.
Frasi
sottolineate
“- In
qualsiasi tempo, in ogni società, è sempre la stessa dinamica. Ma
chi sta con i più forti, può fare a meno di porsi troppi problemi.
-
Invece chi si ritrova a essere escluso, di problemi dovrà porsene in
continuazione.”
“La
sua opinione è che in ogni cosa ci sono sempre due lati , - disse
Tengo, - Uno buono e uno non troppo cattivo.”
“Anche
a me piacciono le fantasie. Gli esseri umani non potrebbero vivere
senza. Non pensi?…”
“Perché
la maggior parte delle persone non crede nella verità, ma in ciò
che desidera sia la verità.”
“Il
futuro inevitabilmente finisce per coincidere col presente. E poi
scivolare subito nel passato.”
“-
Perciò è meglio allacciare ben strette le cinture.
-
Signor Komatsu, se ci si trova a viaggiare su un aereo che sta
precipitando, per quanto uno possa stringere bene le cinture, servirà
a ben poco.
- Ma
almeno darà un certo conforto.”
“Dopo
che ebbe pronunciato quelle parole, Tengo si rese conto che avrebbe
fatto meglio a non parlare. Ma quando una cosa è detta, è troppo
tardi per ritirarla.”