domenica 28 gennaio 2024

Haruki Murakami – 1Q84 Volume 1 (ed Super ET - Einaudi, trad. Giorgio Amitrano)

 

Il romanzo "1Q84" di Haruki Murakami si presenta come un'opera di fantascienza distopica che svela un Giappone immaginario attraverso le vicende dei suoi protagonisti principali, Tengo e Aomame. La narrazione si snoda tra gli angoli più oscuri del 1984, scandita in tre volumi che intrecciano le vite dei personaggi. Il titolo stesso, "1Q84", evoca un universo parallelo al famoso anno orwelliano, tracciando una linea sottile tra realtà e fantasia.

La profondità dell'opera emerge nelle parole di Murakami, che invita il lettore a riflettere su una verità più profonda di ciò che appare, in una realtà in cui la percezione è tutto. La lotta tra il bene e il male, la ricerca di libertà e il dominio del controllo si intrecciano nelle vite di Tengo e Aomame, trasformando la loro relazione amorosa in un'epopea di speranza e resistenza.

Attraverso i vicoli della memoria e della percezione, Murakami crea un mondo distopico in cui la verità è un concetto sfuggente, e la percezione soggettiva diventa il filo conduttore della storia.

Diviso in tre parti, il romanzo offre una visione intima dei protagonisti, narrando le loro storie in prima persona e svelando trame interconnesse che si intrecciano come rami di un albero.

Nel primo volume, Tengo, un giovane professore di matematica con un amore segreto per la scrittura, si trova ad affrontare un misterioso manoscritto inviatogli da Fuka-Eri, una donna enigmatica. Affascinato dalla trama che narra il rapimento di una ragazzina da parte di una setta religiosa, Tengo si immerge nel lavoro con una passione travolgente.

Nel frattempo, Aomame, una spietata istruttrice di arti marziali e assassina di professione, si trova di fronte a un compito oscuro: eliminare un uomo che abusa di una bambina.


Frasi sottolineate

“- In qualsiasi tempo, in ogni società, è sempre la stessa dinamica. Ma chi sta con i più forti, può fare a meno di porsi troppi problemi.

- Invece chi si ritrova a essere escluso, di problemi dovrà porsene in continuazione.”

“La sua opinione è che in ogni cosa ci sono sempre due lati , - disse Tengo, - Uno buono e uno non troppo cattivo.”

“Anche a me piacciono le fantasie. Gli esseri umani non potrebbero vivere senza. Non pensi?…”

“Perché la maggior parte delle persone non crede nella verità, ma in ciò che desidera sia la verità.”

“Il futuro inevitabilmente finisce per coincidere col presente. E poi scivolare subito nel passato.”

“- Perciò è meglio allacciare ben strette le cinture.

- Signor Komatsu, se ci si trova a viaggiare su un aereo che sta precipitando, per quanto uno possa stringere bene le cinture, servirà a ben poco.

- Ma almeno darà un certo conforto.”

“Dopo che ebbe pronunciato quelle parole, Tengo si rese conto che avrebbe fatto meglio a non parlare. Ma quando una cosa è detta, è troppo tardi per ritirarla.”

1Q84. Libri 1, 2 e 3 - Haruki Murakami - copertina

domenica 21 gennaio 2024

Child Lee – La prova decisiva (trad. Adria Francesca Tissoni - ed. TEA)

La cronaca si apre con una sparatoria in una placida cittadina, dove un abile cecchino con soli sei colpi, miete la vita di cinque individui in mezzo a una folla ignara.

L'operato della polizia, coadiuvata dagli esperti della scientifica, si rivela rapido ed efficiente nel raccogliere prove determinanti per l'identificazione del colpevole e per l'esecuzione del suo arresto. Nonostante la drammaticità degli eventi, sottolineata dal pesante tributo di vite pagato, il caso sembra inizialmente presentarsi con una chiarezza disarmante. Tuttavia, anche di fronte alla chiara evidenza che inconfutabilmente incrimina un ex-militare e cecchino, manca ancora un elemento cruciale: il movente.

In un'insolita torsione, l'unico desiderio dell'imputato si rivela essere quello di parlare con Jack Reacher.

Per chi è avvezzo alle vicende di Jack Reacher, rinomato per sfuggire a ogni forma di tracciamento, l'inaspettato richiamo dell'arrestato lo induce a emergere dalle ombre, presentandosi volontariamente. La trama, tipica di un avvincente thriller, rivelerà presto sfumature impreviste, lasciando a Jack il compito di svelare l'intricato mistero.

L’omonimo film è stato prodotto e interpretato da Tom Cruise e trae ispirazione proprio da questo libro, sebbene non rappresenti il primo della serie. La trama, tuttavia, si distingue con una sufficiente indipendenza dagli altri episodi, rendendo superflui approfondimenti sulla figura di Jack. Nonostante la fedeltà cinematografica al testo, la performance del protagonista, Tom Cruise, si discosta notevolmente dalla caratterizzazione di Jack Reacher delineata nelle pagine.

Merita di essere notato che questo costituisce il primo libro della serie in cui il protagonista decide di non intraprendere alcuna relazione romantica con una protagonista femminile della trama.

La prova decisiva - Lee Child - copertina

domenica 14 gennaio 2024

Antonio Manzini - Non è stagione (Sellerio Editore)

La morte di due balordi in un incidente stradale e la scomparsa di una ragazza hanno qualcosa in comune: la 'ndrangheta.

Il vicequestore si ritrova alle prese con un incidente stradale che rivela una serie di eventi intricati, come il rapimento di una ragazza. Inoltre, questo rapimento non viene denunciato dai genitori, ma dalla sua amica.

Così, Schiavone si concentra su quest'ultimo caso, mettendo in ordine una serie di tasselli che mostrano come, persino in Val d'Aosta, operi la criminalità organizzata; anche i suoi uomini rimangono senza parole, pensando che fosse un fenomeno che colpisse altre regioni.

La vita sentimentale di Rocco continua a essere deludente. Nel corso di un libro, riesce a far arrabbiare la sua fidanzata e la sua nuova amante, e entrambe gli rovesciano addosso l'aperitivo.

Infine, per non farsi mancare niente, il suo passato irrompe prepotentemente nel presente facendo una vittima innocente.

Il vicequestore, interpretato da un favoloso Giannini sullo schermo, è un uomo cinico e disincantato, ma anche intelligente e determinato. È anticonformista, tratta male i suoi agenti meno brillanti, è geloso, si rilassa con la preghiera mattutina a base di cannabis.

Il suo passato, inseguitore implacabile, contribuisce a plasmare un personaggio intrigante e credibile, sapientemente delineato da Manzini, il quale con maestria conduce la narrazione attraverso le intricanti vicende di questo protagonista.


Frasi sottolineate

Fa male l’assenza? No. Fa male la perdita. Che è altro dall’assenza. La perdita sa cosa ha perso. L’assenza può essere un vago sentore, un’emozione senza corpo e senza suono di qualcosa che manca e che non ho, ma che non so cos’è. La perdita, è quella che provo io, perché lo so. Ed è peggio dell’assenza. Perché quello che conoscevo e che tenevo fra le dita non c’è più. Non sarà più.

Non è stagione - Antonio Manzini - copertina

domenica 7 gennaio 2024

A.J. Finn - La donna alla finestra (trad. Stefano Bortolussi - Mondadori)

La vicenda prende forma in una gelida domenica di fine ottobre, come una sorta di diario personale di una psicologa colpita da agorafobia a causa di un trauma, destinato a svelarsi nel corso della storia.

Da professionista della mente, si trasforma in paziente trascurando le cure consigliate da un collega: spesso dimentica di assumere le medicine prescritte, compensando con dosi maggiori o mescolandole all'alcool, specialmente un merlot che sorseggia come fosse acqua. Le sue giornate scorrono nell'osservare i vicini attraverso le finestre dell'appartamento, prediligendo guardare una famiglia appena trasferitasi nella zona, composta da moglie, marito e figlio.

Una notte fatale, Anna assiste a uno spettacolo orribile dalla sua finestra: l'omicidio di una donna per mano di un uomo. La sua testimonianza, però, viene scartata dalla polizia, poiché la sua mente, a tratti offuscata, la fa dubitare di tutto. Si interroga se ciò che ha visto sia reale o frutto di un'illusione della sua mente.

Confinata a indagare da sola sul caso, man mano che prosegue nella sua ricerca, scopre che la verità è assai più intricata di quanto avesse immaginato.

Il romanzo si rivela un thriller avvincente e sapientemente costruito: la narrazione è intrisa di suspense, con un finale a sorpresa. È stato paragonato al "miglior Hitchcock"; tuttavia, il suo stile, fatto di frasi brevi e capitoli concisi, potrebbe non incontrare i favori di chi predilige una prosa più elaborata: le riflessioni, riguardo un personaggio che assume psicofarmaci, perdi più diluiti nel merlot, non si possono snodare in pensieri lunghi e dettagliati.

La donna alla finestra - A. J. Finn - copertina