sabato 23 settembre 2023

Gianrico Carofiglio – Rancore (Einaudi . Stile Libero BIG)

Dopo "La disciplina di Penelope" (http://ilpiccololibraiomatto.blogspot.com/2023/02/gianrico-carofiglio-la-disciplina-di.html), ecco il ritorno del personaggio di Penelope Spada, un tempo Pubblico Ministero a Milano, ora investigatrice privata, senza licenza, con un intuito acuto e una ferrea disciplina.

Penelope viene incaricata dalla figlia del ricco medico, Vittorio Leonardi, morto apparentemente di cause naturali, di indagare la nuova moglie di quest’ultimo per l’omicidio del padre. Penelope inizia le sue indagini, sapendo in partenza la difficoltà del caso: il decesso dell’uomo è avvenuto due anni prima e il corpo è stato successivamente cremato.

Nonostante questo, qualcosa la spinge comunque ad andare avanti, anche perché il nome del chirurgo le riporta alla mente la causa della fine della sua vita professionale; infatti, nel corso delle sue indagini, Penelope si confronterà con i fantasmi del passato.

Penelope, durante il corso delle indagini, utilizza la sua capacità di ascoltare e osservare senza pregiudizi per indagare e scoprire la verità.

Il libro è notevole per la sua capacità di esplorare l'animo umano in modo raffinato, come è raffinata la scrittura di Carofiglio.


Frasi sottolineate

e provavo qualcosa di simile al sollievo. Come ogni volta di fronte ai dubbi che non volevo affrontare e che venivano risolti da un comportamento altrui, da un evento esterno.


Ognuno di noi cerca di raccontarsi una storia coerente, che tenga insieme che siamo, chi pensiamo di esse, le esperienze che crediamo - o ci piace credere - ci abbiano segnato. Ognuno di noi è convinto di avere opinioni, ma quasi mai è vero.


Qualcuno ha detto che non sono i sogni non realizzati ma quelli non fatti a rendere futile e stupida un’esistenza.


Rancore - Gianrico Carofiglio - copertina

sabato 16 settembre 2023

Nicola Gardini - Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo (Garzanti)

Nicola Gardini, docente di Letteratura latina all'Università di Firenze, ci porta alla scoperta di un mondo affascinante: quello delle parole.

Gardini ci imbarca in un viaggio tra dieci parole latine che hanno esercitato, e che continuano a esercitare, un'influenza profonda sulla nostra civiltà. Questa lingua, come un sottile filo conduttore, permea la nostra cultura e il nostro pensiero, anche se spesso non ne siamo totalmente consapevoli.

Tra tutte le parole che il vasto repertorio latino offre, l’autore ne seleziona solamente dieci. Queste parole, innescano nel professore una serie di ricordi, si rivelano, se osservate con attenzione, come l'embrione di un ricco tessuto linguistico che impieghiamo nella quotidianità.

Gardini ci svela i molteplici significati assunti da queste parole nel corso del tempo. Il latino, infatti, è tutt'altro che una lingua morta, come a volte viene categoricamente presentato; è, al contrario, una lingua vitale, intrecciata inestricabilmente nell'etimologia del nostro linguaggio e che ha lasciato un segno indelebile in molte altre lingue.

L’autore non solo ci consente di esplorare l'origine e l'evoluzione di queste parole, ma anche di capire la loro l'influenza sulla nostra modalità di pensare e di vivere.

Con uno sguardo attento, che spazia dai classici della letteratura latina ai saggi di pensatori e storici, lo scrittore vuole farci comprendere quanto queste parole siano intrinsecamente intrecciate con il nostro presente e siano in grado di proiettarci nel nostro futuro.

Tuttavia, talvolta, questo approccio rende il testo meno scorrevole.

Per concludere, vorrei citare le parole di Gardini stesso: “ogni parola, di cose ne dice molte; dice tutto quello che ha già detto; né potrebbe essere diversamente, poiché esiste e agisce. Se di tanta abbondanza diventiamo un poco esperti, ci saremo assicurati per sempre la possibilità di scegliere il giusto, di errare nella vastità dei significati senza errore di senso; di partecipare da protagonisti al grande movimento del significare.

Conoscere le parole è una condizione dell’autonomia di giudizio e della capacità critica; e di quel gioco infinito che chiamiamo vita. Opponiamoci alle limitazioni, alle schematizzazioni, alle mistificazioni del falso pragmatismo. Seguiamo la complessità e la varietà. Seguiamo il latino, mappa delle mappe.”

 Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo - Nicola Gardini - copertina


sabato 9 settembre 2023

Giovanni Floris - Quella notte sono io (Rizzoli)

 

Stefano, uomo ormai sulla soglia della maturità e avvocato di professione, si trova un giorno a ricevere un telegramma tanto enigmatico quanto urgente.

Il messaggio lo convoca in un angolo isolato delle campagne, lontano da occhi indiscreti, e porta la firma della madre di un suo compagno di scuola delle superiori. All'arrivo, scoprirà che non è l'unico convocato, ma che sono presenti anche altri quattro ex compagni di classe: i cinque che si resero protagonisti di una sciagurata notte durante una gita scolastica trent'anni prima.

Vengono così portati indietro di trent’anni, ad un un appuntamento con il passato che non può più essere evitato.

Nonostante tutti quegli anni, i cinque ricordano bene quella notte, e la versione ufficiale da dare: sono stati convocati infatti per rendere conto di quella tragica serata?

I cinque protagonisti devono avere a che fare, allo stesso tempo, sia con i fantasmi di un passato che pensavano ormai lontano, che con la presenza della madre di Mirko che fa riesumare vecchi sensi di colpa, gettando una luce inquietante sull’intera vicenda.

Ogni personaggio mostra come ha affrontato il peso delle proprie azioni passate: Margherita, con lo sguardo ormai privo di luce, porta con sé un senso di colpa evidente; al contrario, Silvia e Lucio sembrano aver fatto pace con il loro passato. Germano, invece, sembra ancora non aver compreso pienamente le implicazioni del gesto avvenuto anni prima.

La trama si sviluppa nell'arco di un solo, intenso, pomeriggio, in un'atmosfera palpabilmente tesa.

Giovanni Floris, autore che attinge a temi scottanti e attuali, getta luce sulle dolorose conseguenze della violenza giovanile.

Il suo romanzo spinge il lettore a meditare sulla responsabilità individuale e collettiva, sottolineando l'importanza di accettare il diritto all'individualità di ognuno. Un viaggio coinvolgente e profondo nella complessità dell'animo umano e delle dinamiche relazionali, il tutto orchestrato con maestria dall’autore. Floris riesce a tessere un'atmosfera di suspense e mistero che trattiene il lettore fino all'ultima pagina di questo libro.

Proprio come scrive l'autore, il suo, non è un libro "… sul senso di colpa, ma sul senso di responsabilità”: sulla capacità di essere presenti a sé stessi mentre si prendono le decisioni, prevedendo le conseguenze di quello che si fa."



Frasi sottolineate

Mirko Caiati era diverso dagli altri. E noi ne approfittavamo per sentirci uguali tra di noi, e meglio di tutti gli altri.


lui la provocò: “Ma lei lo ha letto Proust?”. Lei, serena, di rimando: “Non solo l’ho letto, ma l’ho anche capito”.

 

Quella notte sono io - Giovanni Floris - ebook

sabato 2 settembre 2023

F. Fiore, S. Malnerich - Non farcela come stile di vita. Una guida per diversamente performanti (Feltrinelli)

La nostra missione è ecumenica: leniamo i sensi di colpa e diffondiamo inadeguatezza.”

Questo mantra è l'essenza del volume, un'opera in cui le autrici presentano un'alternativa al dogma, imposto dalla società, della donna perfetta e infallibile.

L'inadeguatezza si trasforma in una condizione umana da abbracciare: una chance di crescita, invece che un segno di rovina.

Accettarla significa diventare autentiche, abbracciare la propria essenza e vivere con leggerezza.

Il libro è un'ironica esplorazione dell'inadeguatezza femminile e la sensazione di sentirsi spesso fuori luogo o in colpa a causa di giudizi, sia interni che esterni, rivolti alle donne. Esso esplora come la società imponga aspettative eccessive sulle donne, specialmente su coloro che sono madri: portandole a percepirsi come delle "mammadimerda".

Questo concetto è emerso anche dall’omonimo blog delle autrici, nel quale le numerose testimonianze delle lettrici hanno contribuito a plasmare questa narrazione.

Frasi sottolineate

Crescere significa trovare una sintesi, avvicinarsi all’equilibrio tra chi si è stati e chi si vuol diventare, accettare il fatto che l’evoluzione è continua, e che a volte ciò che desideravi non è ciò che ti rende felice.

È dove non arriva l’organizzazione che la merdista dà il meglio di sé.

Lei ha ventiquattro anni ed è in preda di quell’assolutismo manicheo che sembra tanto giusto quando sei giovane e tanto ridicolo a posteriori, quando invecchi. Vale per tutte e per tutti, e l’unica scappatoia e sperare di non averne memoria.

Le persone sono assolutamente aperte nei confronti delle novità, la cosa importante è che le cose nuove siano assolutamente identiche a quelle vecchie.

È così facile per un uomo essere un buon padre o un buon marito, mentre basta pochissimo a una donna per essere una cattiva madre o una cattiva moglie.

Non farcela come stile di vita. Una guida per diversamente performanti - Francesca Fiore,Sarah Malnerich - copertina