martedì 22 agosto 2017

Luca D'Andrea – La sostanza del male


Luca D'Andrea – La sostanza del male (Einaudi “Stile libero”)

Opera prima di questo autore, che ha già venduto i diritti del libro in oltre 30 paesi. “La sostanza del male” è un giallo ambientato in Alto Adige, terra dell'autore, e vede come protagonista un giovane film-maker, Jeremiah Salinger. A New York Jeremiah conosce Annelise, un'italiana originaria di Siebenhoch, ed è subito amore. Dopo il successo della serie da lui realizzata “On the road”, sul dietro le quinte di chi allestisce i concerti, Salinger si concede un periodo di riposo in Italia, proprio nel paese natale di Annelise, e così viene a contatto con la mentalità di un paese di montagna, dove chi non è originario del posto viene accettato solo di facciata. Durante il soggiorno in Alto Adige Salinger rimane affascinato dalle attività del locale Soccorso Alpino Dolomiti, tanto da decidere di realizzarne un documentario. Durante un intervento di soccorso all'interno di un crepaccio, tuttavia, Jeremiah si fa calare all'interno dello stesso, ma al momento del suo recupero con il verricello l'intero equipaggio perisce in un incidente e lui, volente o nolente, rimane l''unico sopravvissuto. In attesa del suo soccorso Salinger sente l'anima della montagna, quella che lui ribattezza con il termine “la bestia”. La bestia viene considerata dai suoi cari come la conseguenza dello shock post-traumatico, ma lui è certo di averla sentita e spesso la notte lo tiene sveglio. Come si sa il tempo aiuta a guarire le ferite e così accade anche a Jeremiah. Tuttavia, durante una gita presso un canion ricco di reperti fossili, viene a conoscenza di un misterioso assassinio accaduto nel 1985 proprio in quella località. Tre giovani del luogo, Evi, Kurt e Marcus hanno trovato la morte orribilmente trucidati; l'episodio è conosciuto dai locali come il “massacro del Bletterbach”. La storia gli rimane in testa e sente che in qualche maniera deve indagare e così inizia ad effettuare delle ricerche come se dovesse realizzarne un documentario, pur non sapendo per quale motivo, se per la storia in sé per sé o piuttosto per se stesso. Più avanza con le ricerche sull'omicidio più trova un muro di omertà, di avvertimenti, di depistaggi. La soluzione a questo mistero sarà alla portata del protagonista?
A differenza di altri romanzi, ho letto delle recensioni prima di iniziare questo libro, alcune delle quali non molte lusinghiere, e così, inevitabilmente, mi ci sono avvicinato in maniera diffidente. Nella parte iniziale poi non mi sono piaciute le continue citazioni di brani musicali e di film, mi sono sembrate un esercizio di inutile saccenza. Fortunatamente, però, poi il registro è cambiato e l'autore è riuscito a combinare i diversi elementi senza mai far scoprire il finale se non proprio nelle ultime pagine: bravo!

Frasi sottolineate
“Difficile è solo quello che non sai fare”. Ovvero: se è difficile, resta a casa.