Luca D'Andrea – La sostanza del male (Einaudi
“Stile libero”)
Opera prima di questo autore, che ha già venduto
i diritti del libro in oltre 30 paesi. “La sostanza del male” è
un giallo ambientato in Alto Adige, terra dell'autore, e vede come
protagonista un giovane film-maker, Jeremiah Salinger. A New York
Jeremiah conosce Annelise, un'italiana originaria di Siebenhoch, ed è
subito amore. Dopo il successo della serie da lui realizzata “On
the road”, sul dietro le quinte di chi allestisce i concerti,
Salinger si concede un periodo di riposo in Italia, proprio nel paese
natale di Annelise, e così viene a contatto con la mentalità di un
paese di montagna, dove chi non è originario del posto viene
accettato solo di facciata. Durante il soggiorno in Alto Adige
Salinger rimane affascinato dalle attività del locale Soccorso
Alpino Dolomiti, tanto da decidere di realizzarne un documentario.
Durante un intervento di soccorso all'interno di un crepaccio,
tuttavia, Jeremiah si fa calare all'interno dello stesso, ma al
momento del suo recupero con il verricello l'intero equipaggio
perisce in un incidente e lui, volente o nolente, rimane l''unico
sopravvissuto. In attesa del suo soccorso Salinger sente l'anima
della montagna, quella che lui ribattezza con il termine “la
bestia”. La bestia viene considerata dai suoi cari come la
conseguenza dello shock post-traumatico, ma lui è certo di averla
sentita e spesso la notte lo tiene sveglio. Come si sa il tempo aiuta
a guarire le ferite e così accade anche a Jeremiah. Tuttavia,
durante una gita presso un canion ricco di reperti fossili, viene a
conoscenza di un misterioso assassinio accaduto nel 1985 proprio in
quella località. Tre giovani del luogo, Evi, Kurt e Marcus hanno
trovato la morte orribilmente trucidati; l'episodio è conosciuto dai
locali come il “massacro del Bletterbach”. La storia gli rimane
in testa e sente che in qualche maniera deve indagare e così inizia
ad effettuare delle ricerche come se dovesse realizzarne un
documentario, pur non sapendo per quale motivo, se per la storia in
sé per sé o piuttosto per se stesso. Più avanza con le ricerche
sull'omicidio più trova un muro di omertà, di avvertimenti, di
depistaggi. La soluzione a questo mistero sarà alla portata del
protagonista?
A differenza di altri romanzi, ho letto delle
recensioni prima di iniziare questo libro, alcune delle quali non
molte lusinghiere, e così, inevitabilmente, mi ci sono avvicinato in
maniera diffidente. Nella parte iniziale poi non mi sono piaciute le
continue citazioni di brani musicali e di film, mi sono sembrate un
esercizio di inutile saccenza. Fortunatamente, però, poi il registro
è cambiato e l'autore è riuscito a combinare i diversi elementi
senza mai far scoprire il finale se non proprio nelle ultime pagine:
bravo!
Frasi sottolineate
“Difficile è solo quello che non sai fare”.
Ovvero: se è difficile, resta a casa.