domenica 23 febbraio 2025

Stefano Moro – Nanga (Ed. Rizzoli . Best BUR)

Ci sono sogni che sembrano impossibili, destinati a rimanere tali. L’ascensione al Nanga Parbat in inverno, senza ossigeno, è stato per Stefano Moro uno di questi. Per anni ha tentato, ha fallito più volte, ha sfidato la montagna e le sue regole. Poi, quando sembrava solo un altro tentativo destinato a fallire, l’imprevisto ha cambiato tutto. Il sogno si è avverato.

Ma il vero insegnamento di Moro è un altro: anche il fallimento può essere una vittoria. Tornare indietro, accettare di rinunciare, non è una sconfitta. È consapevolezza. Dopo mesi di allenamenti, giorni di sacrifici e condizioni proibitive, decidere di fermarsi può essere la scelta più difficile, ma anche la più saggia. Perché le montagne restano lì, nessuno le porta via.

La storia dell’alpinismo è piena di grandi imprese, ma anche di competizioni che si sono trasformate in tragedie, rivalità che hanno lasciato segni profondi. Moro racconta le polemiche con Daniele Nardi, le controversie dopo la scomparsa di Zavka sul K2. E poi ci sono le accuse che hanno colpito giganti come Reinhold Messner, per la morte del fratello, o Walter Bonatti, vittima di critiche feroci fino alla sua riabilitazione solo molti anni dopo.

Giudicare, da dietro una scrivania, è fin troppo facile. Ma a ottomila metri, quando il freddo toglie lucidità e l’aria è un bene raro, ogni decisione può fare la differenza tra la vita e la morte. Anche i più esperti possono sbagliare. Ed è in quei momenti che si comprende davvero quanto sia sottile il confine tra successo e tragedia.

Nanga. Fra rispetto e pazienza, come ho corteggiato la montagna che chiamavano assassina - Simone Moro - copertina

domenica 16 febbraio 2025

Marilynne Robinson - Gilead (trad. Eva Kampmann - ed. Einaudi, Supercoralli)

 

Gilead di Marilynne Robinson: un libro sulla vita, sulla morte e su ciò che lasciamo dietro di noi

Ci sono libri che non si limitano a essere letti, ma che si vivono. "Gilead" di Marilynne Robinson è uno di questi. Esplora temi fondamentali come la vita, la morte, l'eredità morale che lasciamo e il significato di ciò che siamo stati. È un romanzo intimo e profondo, incentrato su una lunga lettera scritta da John Ames, un pastore settantasettenne che vive a Gilead, un piccolo paese di fantasia nell'America rurale degli anni '50.

Ames è consapevole che il tempo non è dalla sua parte. È anziano, stanco e malato. Ha un figlio di appena sette anni, troppo giovane per ricordarlo quando crescerà. Per questo motivo, decide di scrivergli una lettera, un testamento morale ed emotivo per colmare l'assenza che sa di lasciare. Ma John Ames non è un padre qualunque. Come suo padre e suo nonno, è un pastore, un uomo di fede. Tuttavia, questa fede non è mai dogmatica e non è mai priva di dubbi. La sua lettera è non solo un atto d'amore, ma anche una confessione: ci sono ricordi, rimpianti e riflessioni su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. C'è una ricerca, costante e silenziosa, di cosa significhi vivere con grazia. Il contesto storico è potente e mai invadente. Siamo negli anni '50, in un'America ancora segnata da profonde divisioni. All'epoca, i matrimoni tra persone di “razze” diverse erano vietati in molti Stati, e queste tensioni si riflettono nella comunità di Gilead. La storia personale di Ames si intreccia con quella collettiva del suo paese, riportando alla luce memorie di abolizionismo, guerra civile e il ruolo della religione nei cambiamenti sociali.

Non si tratta solo della sua storia, ma anche di quella della sua famiglia. Ames ricorda il padre, un pacifista devoto, e il nonno, un predicatore infiammato dalla giustizia, sempre pronto a lottare per ciò che considerava giusto. Due figure opposte che lasciano un’eredità complessa e profonda, rispecchiando i conflitti interiori del protagonista.

Gilead - Marilynne Robinson - copertina

domenica 9 febbraio 2025

Lilli Gruber – Non farti fottere (ed. Rizzoli)

 

"Non farti fottere", il saggio di Lilli Gruber, ci invita a guardare in faccia una realtà che spesso preferiamo ignorare: l'impatto della pornografia online sulla nostra società, in particolare sulle nuove generazioni. Con uno stile diretto e senza fronzoli, l'autrice analizza come l'esposizione precoce al porno possa distorcere in modo significativo la percezione del sesso, delle relazioni e del corpo, sottolineando l'urgente necessità di un'educazione sessuale seria e ben strutturata. Gruber non risparmia critiche e mette in luce un sistema che, dietro l'apparente offerta di intrattenimento, cela una logica spietata di mercificazione. La pornografia online, facilmente accessibile anche ai minorenni, non solo altera l'idea di intimità, ma diventa il fulcro di un modello economico che monetizza tutto: dai contenuti caricati ai dati personali degli utenti – ormai considerati il nuovo "oro" del nostro tempo – fino alle vulnerabilità di chi ne fruisce. In questa riflessione, Gruber denuncia anche il peso che questo sistema ha sulle donne, spesso ridotte a meri oggetti di consumo. Ma non finisce qui. L'autrice critica aspramente la politica, in particolare quella italiana, colpevole di ignorare la questione. Introducendo l'educazione sessuale nelle scuole, afferma Gruber, si potrebbe almeno in parte mitigare il danno, fornendo ai giovani gli strumenti per distinguere tra finzione e realtà, tra mercificazione e rispetto. Tuttavia, il vuoto lasciato in questo ambito è evidente e preoccupante. "Non farti fottere" offre uno spazio di riflessione necessario e urgente sul ruolo della pornografia nella nostra società.

 

Non farti fottere. Come il supermercato del porno online ti ruba fantasia, desiderio e dati personali - Lilli Gruber - copertina

domenica 2 febbraio 2025

Roberto Cotroneo – Manuale di scrittura creativa (ed. Castelvecchi)

 

Avete presente quei manuali tecnici pieni di regole, divieti e istruzioni su come scrivere meglio? Ecco, dimenticateveli. Il Manuale di scrittura creativa di Roberto Cotroneo è tutta un’altra storia. Non è solo un libro, è un viaggio. Un percorso dentro il significato più profondo della scrittura, quasi come se l’autore si sedesse accanto a noi e ci accompagnasse in una chiacchierata intima e illuminante.

Perché, diciamocelo: chi scrive lo fa anche – e forse soprattutto – per essere letto. Ed è proprio qui che Cotroneo fa centro. Non basta conoscere la grammatica o avere un vocabolario ricco. Scrivere significa dare vita a un testo, renderlo capace di emozionare, di catturare, di lasciare il segno nella mente e nel cuore di chi legge.

La forza di questo libro sta nel suo approccio. Certo, ci sono tecniche ed esercizi (e sono utilissimi), ma la vera essenza sta altrove: nello sguardo profondo che l’autore ci invita a posare sulla scrittura. Attraverso esempi concreti, ci mostra come siano i dettagli a fare la differenza, come un semplice cambio di prospettiva possa trasformare un testo qualunque in qualcosa di unico e indimenticabile.

 

Manuale di scrittura creativa - Roberto Cotroneo - copertina