Nel tessuto urbano di Brooklyn, una metamorfosi nemmeno tanto sottile, ma inesorabile, sta prendendo forma sotto il nome di gentrificazione. Sidney, donna di colore radicata nel cuore del quartiere, assiste con sgomento alla graduale scomparsa dei suoi vicini, lasciando libero il passo a una nuova ondata di abitanti, bianchi e benestanti. Le case si riempiono così di nuove vite, mentre il volto della comunità si trasforma irreversibilmente.
Tra le fila dei nuovi arrivati, Sidney trova un improbabile alleato in Theo, un bianco che coglie l'amaro sapore della mutazione in atto. Attraverso l'obiettivo affilato di Sidney, il fenomeno della gentrificazione emerge come un thriller urbano, scagliando riflettori su quanto realmente accade nelle arterie pulsanti delle grandi metropoli.
Dal bagaglio della bibliografia emerge la verità: la gentrificazione è una piaga dilagante, una tela che ricopre più città di quanto si creda. L'autrice, con maestria, fonde l'intrigo del thriller con un'analisi sociale acuminata, rivelando le ingiustizie e le contraddizioni della nostra epoca. Cole scava nelle pieghe della quotidianità, dipingendo con crudezza e senza veli le lotte affrontate e ancora affrontate dalle persone di colore e dalle comunità marginalizzate.