domenica 27 luglio 2025

Ilaria Tuti – Come vento cucito alla terra (ed. TEA Superpocket)

Ci sono libri che raccontano di guerra e altri che si concentrano sulle persone che vivono la guerra. "Come vento cucito alla terra" di Ilaria Tuti rientra nella seconda categoria.


Durante la Prima guerra mondiale un gruppo di donne medico decide di partire come volontarie per curare i soldati feriti: prima in Francia, poi in Belgio e infine in Inghilterra. Ma il vero nemico non è solo quello che spara dall'altra parte del fronte; è un avversario più insidioso: il pregiudizio.

In un'epoca in cui le donne erano viste come inadatte alla medicina e ad altre attività, queste protagoniste sfidano ogni convenzione. Non solo devono mantenere in vita corpi lacerati, ma devono anche difendere ogni giorno il loro diritto di farlo.

La scrittura di Tuti è chiara e diretta. Non si perde in retorica o sentimentalismi. Ci guida attraverso le sale operatorie improvvisate, tra gli sguardi dei feriti, nell'aria carica dell'odore di sangue e disinfettanti. E lo fa con una delicatezza che non manca di fermezza.

Il titolo, "Come vento cucito alla terra", è un'immagine perfetta. Queste donne sono come un soffio di vento, capaci di portare sollievo. Ma sono anche salde, radicate, impossibili da piegare.

Accanto alla narrazione storica, si intreccia una storia d'amore che sboccia nel contesto più inaspettato: la guerra. Un amore che diventa simbolo di libertà, capace di fiorire nonostante tutto.

Quello di Tuti non è solo un romanzo storico. È un libro che parla di coraggio, dignità e cura. Ci ricorda che la vera forza si misura nei gesti silenziosi, nelle battaglie invisibili, nella scelta di rimanere umani anche quando sarebbe più facile chiudersi in sé stessi.


Frase sottolineata

“Che tu resti con tua figlia, Cate, o la affidi ad altri per inseguire il futuro che vuoi per entrambe, ci sarà sempre qualcuno che non capirà, che dirà che sbagli…”

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Come vento cucito alla terra - Ilaria Tuti - copertina 

domenica 20 luglio 2025

Roberto Morelli – DISCIPLINA DA NAVY SEAL: Come sviluppare la mentalità, la forza di volontà e l'autodisciplina delle forze speciali più temute al mondo (Auto pubblicato)

 

Ci sono libri che ingannano già dalla copertina. Non tanto per malizia, quanto per la difficoltà di inquadrarli a prima vista. All’inizio, devo ammettere, non era affatto chiaro che tipo di libro fosse questo di Roberto Morelli: un manuale per scolpire un fisico d’acciaio, in stile Navy SEAL? Un’autobiografia ricca di aneddoti militari? Niente di tutto ciò.

Morelli parte da un dato che potrebbe sembrare banale, ma in realtà nasconde un’osservazione profonda: solo il 25% dei candidati riesce a superare la durissima selezione dei Navy SEAL. E a farcela non è il più forte o il più veloce, ma chi ha una motivazione autentica, quasi viscerale.

Questa idea diventa il cuore del libro. Non ci parla di muscoli, ma di mente. Non di addominali scolpiti, ma di pensieri chiari e determinazione granitica. Morelli ci guida, con un tono semplice e diretto, in un percorso che non assomiglia a un addestramento fisico, ma a un allenamento interiore. Un viaggio fatto di strategie, piccole abitudini quotidiane e esercizi mentali.

La scrittura è volutamente essenziale, quasi scarna, come una serie di appunti presi in fretta ma con chiarezza. Le sezioni brevi sono perfette per chi non ha mai affrontato testi di crescita personale: ogni concetto arriva dritto al punto, senza fronzoli, pronto per essere messo alla prova nella vita reale.

Certo, a chi cerca dettagli sull’addestramento reale dei SEAL, sudore, notti insonni, missioni impossibili, non è questo il libro giusto. E chi ha già letto altri manuali di self-help potrebbe riconoscere concetti già noti.

Ma se ci si avvicina a queste pagine con lo spirito giusto, si scopre un invito a riscoprire la motivazione come nucleo centrale della disciplina. La forza interiore, ci ricorda Morelli, è l’unica arma davvero indispensabile per affrontare le sfide, sia sul campo di battaglia che nella vita di tutti i giorni.

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DISCIPLINA DA NAVY SEAL: Come sviluppare la mentalità, la forza di volontà e l'autodisciplina delle forze speciali più temute al mondo - copertina 

domenica 13 luglio 2025

Andrea Scanzi - Demolition Man. Matteo Renzi, la tragedia della politica italiana (Ed. Rizzoli)

 

📖 Demolition Man di Andrea Scanzi: una tragedia tutta italiana

E' un libro che racconta la realtà in modo neutro? Oppure, attraverso una lente ben definita? "Demolition Man. Matteo Renzi, la tragedia della politica italiana" di Andrea Scanzi rientra nel secondo caso. Scanzi non è nuovo alla scrittura provocatoria. Conosciamo il suo stile, diretto, incisivo e talvolta impietoso. In questo libro, la sua critica si concentra su un solo protagonista: Matteo Renzi. Il titolo, "Demolition Man", è un gioco di parole amaro. Renzi si era presentato come il rottamatore, l’uomo che avrebbe spazzato via le vecchie incrostazioni della politica italiana. E in parte ci è riuscito. Tuttavia, secondo Scanzi, ha finito per demolire soprattutto la fiducia dei cittadini nella politica, oltre al partito che lo aveva lanciato. Il libro non si limita a raccontare una storia personale; è un ritratto collettivo, un affresco in cui la classe politica italiana appare stanca, autoreferenziale e spesso incapace di mantenere le promesse. Se ne salvano pochi, e "pochi" è un eufemismo che Scanzi non esita a sottolineare. Un capitolo in particolare, “Un uomo di parola”, racchiude perfettamente il senso di questa analisi: una dissezione minuziosa delle promesse, dei voltafaccia e delle scelte tattiche che hanno caratterizzato la carriera di Renzi. Leggendolo, si avverte quasi un senso di amarezza, come se il vero bersaglio dell’autore non fosse solo un singolo politico, ma l’intera idea di un rinnovamento mai davvero realizzato.

Lo stile di Scanzi è fluido, vivace e a tratti divertente, non scivola nella superficialità. Si percepisce la sua rabbia, ma anche la lucidità di chi ha osservato per anni la scena politica italiana, conoscendo a menadito vizi e virtù. Questo libro non è per chi cerca conforto o speranza; è per chi desidera comprendere, anche a costo di arrabbiarsi. Un'opera che svela contraddizioni e fallimenti, invitandoci, con un certo senso di malinconia, a riflettere su cosa significhi davvero "fare politica" in Italia oggi. In sostanza, Demolition Man non è solo un ritratto di Matteo Renzi, ma un piccolo specchio in cui, volenti o nolenti, siamo chiamati a guardarci.

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Demolition Man. Matteo Renzi, la tragedia della politica italiana - Andrea Scanzi - copertina 

domenica 6 luglio 2025

Chiara Frugoni – A letto nel Medioevo. Come e con chi. (ed. il Mulino)

📚 "A letto nel Medioevo" di Chiara Frugoni: un viaggio tra lenzuola e storie

C'è un pensiero che mi torna in mente ogni volta che leggo un libro di storia: ci immergiamo in racconti di guerre, carestie e migrazioni. Esploriamo la Chiesa, le eresie e le epidemie. Ma ci siamo mai chiesti come vivevano realmente le persone, in quei momenti sospesi tra veglia e sonno? Come dormivano nel Medioevo? Chiara Frugoni, una storica di grande talento con il raro dono di saper osservare i dettagli, parte proprio da questa semplice ma affascinante domanda.

Nel suo libro "A letto nel Medioevo. Come e con chi", Frugoni ci guida in un viaggio attraverso le stanze medievali. Non servono interpretazioni forzate: basta osservare. Davvero osservare. Nei dipinti dell’epoca, nei codici miniati e nelle tavole d'altare, il letto emerge come un protagonista silenzioso, capace di raccontare molto più di quanto possiamo immaginare.

Frugoni ci insegna a decifrare questi dettagli con la pazienza di chi osserva una scena familiare, come un avvocato che scruta un testimone in aula. Il letto non era solo un luogo per dormire; era uno spazio sociale, politico e simbolico. Era il posto dove si nasceva, si ricevevano ospiti, si firmavano contratti e, infine, si moriva.

La privacy, come la intendiamo oggi, era un concetto sconosciuto. Si dormiva in compagnia, in letti grandi o piccoli, condividendo calore, paure e pettegolezzi. Il letto era un palcoscenico, un luogo di verità.

Frugoni riesce a farci percepire il peso delle coperte e il mormorio delle preghiere sussurrate prima di chiudere gli occhi. Con uno stile chiaro e preciso, senza mai cadere nella trappola dell’erudizione fine a sé stessa, ci porta in un Medioevo vibrante, fatto di gesti semplici e profondi.

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A letto nel Medioevo. Come e con chi - Chiara Frugoni - copertina