domenica 28 febbraio 2016

Jo Nesbo - Polizia


Con “Polizia” sono finalmente arrivato a leggere l'ultimo libro della serie: ovviamente il protagonista è sempre il commissario Harry Hole. Il libro inizia subito “bene”, un efferato omicidio seguito da altri; tutti hanno in comune il fatto che le vittime sono poliziotti, i quali si sono resi protagonisti di indagini che non hanno portato a scoprire il colpevole. Un'altra particolarità è come vengono uccisi, nella stessa maniera delle vittime che all'epoca non hanno avuto giustizia. Dopo circa un terzo del libro c'è un colpo di scena “positivo” e, come il rovescio di una medaglia, è poi seguito da un altro colpo di scena, negativo. Il libro è caratterizzato da numerose scene di sesso, la presenza di una stalker, la descrizione abbastanza cruda dei delitti e un pedofilo: insomma non manca proprio niente. Il libro ha un happy end, ma, come al solito, non si chiude, quindi dovremo aspettarci un seguito.

Frasi sottolineate
Dialogo tra Stile Aune, lo psicologo e amico di Harry Hole, e la moglie
- lo sai quali effetti ha la carenza di sonno sul cervello, Ingrid?
- lo stato norvegese ti ha finanziato sei anni di studi perché lo sappia te . Stile, perciò mi sembrerebbe uno spreco delle tasse che pago se dovessi saperlo anch'io.

venerdì 5 febbraio 2016

Ivan Goncarov - Oblomov

Ho appena finito di leggere “Oblomov” di Ivan Goncarov (1859). Accanto al protagonista, Oblomov, i personaggi principali della storia sono l'amico sincero Stolz, sua moglie Olga, gli “approfittatori” Tarantiev e Matve'ievic, e infine Agafia Matve'ievna, sorella di Matve'ievic, che nella sua semplicità si dimostra una figura positiva per Oblomov. Il libro inizia con una bella descrizione del protagonista, appunto Oblomov, che viene definito un indolente, un pigro, e chi più ne ha più ne metta, con un fedele servitore, Zachar, un cinquantenne che, da come viene descritto inizialmente, sembra un vecchio decrepito di almeno novant'anni (.....come sono cambiate le aspettative di vita in poco più di un secolo e mezzo!). Il povero Oblomov ha una rendita dovuta ad un possedimento di campagna di cui però non si occupa direttamente, sia per pigrizia che per incapacità; lavora ad un fantomatico progetto di ristrutturazione delle proprie tenute, o meglio inizia ripetutamente a lavorare a questo progetto, ma puntualmente poi lo rimanda a momenti migliori che, ovviamente, non arriveranno mai. Di conseguenza, non essendo presente, viene raggirato dal fattore delle tenute e così da tutti quei soggetti che gli gravitano attorno, ma riesce comunque a condurre una vita a parer suo dignitosa, anche se in realtà in continuo e costante declino.
Chi ama la scrittura degli autori russi potrà apprezzare anche questo libro, scritto in maniera semplice e senza divagare troppo su vicende secondarie. L'autore poi usa poco i patronimici per cui non si fa difficoltà a tenere traccia dei personaggi del romanzo.

Frasi da ricordare
E' un trucco di uomini astuti offrire sacrifici inutili e irrealizzabili, per non fare quelli che sono necessari.

Le ricerche di un'intelligenza viva e irrequieta vanno talora al di là del confine stesso del vivere, non trovano, com'è naturale, una risposta, e così viene la tristezza...una temporanea insoddisfazione del vivere... E' la tristezza dell'anima che domanda alla vita qual e' il suo segreto...