Tutto parte da un incidente stradale dove rimane
coinvolto l'ispettore Vogel, titolare delle indagini ormai concluse
su un caso di scomparsa di una ragazzina, Anna Lou. Vogel è un
ispettore che è stato chiamato appositamente per risolvere il caso;
è un uomo che conosce bene i mass media e sa come sfruttarli a
proprio favore, sia per il proprio lavoro che per il proprio
prestigio personale. Con una serie di flashback, Carrisi ci porta
indietro nel tempo, ripercorrendo proprio quest'ultimo caso, che
doveva rappresentare la riabilitazione di Vogel di fronte
all'opinione pubblica (già una volta Vogel si è sbagliato mandando
in carcere un innocente o almeno senza prove sufficienti ad
incastrarlo), ma che ne dichiara invece la disfatta.
Il giallo è ambientato in un paese di montagna,
Avechot, abitato da una comunità chiusa, che ha conosciuto un breve
periodo di prosperità a seguito dell'apertura di una miniera, ma che
poi, una volta esaurita, si è inesorabilmente spopolato.
Carrisi è bravo a disseminare indizi che sono
fuorvianti e che niente hanno a che vedere con il caso, e la
soluzione finale è del tutto inattesa, da lasciare spiazzati come un
buon giallo deve essere.
Dal libro è stato tratto un film con
protagonisti Toni Servillo nei panni dell'ispettore Vogel, Alessio
Boni nel ruolo del professor Martini e Jean Reno nei panni del Dottor
Flores, che raccoglie la testimonianza ed i flashback di Vogel.
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