mercoledì 15 agosto 2018

Child Lee – A prova di killer


(Ed. TEA, collana TEA più, Trad. A. Tissoni)

Jack Reacher non utilizza carte di credito perché non ne possiede, cosa strana per un americano; viaggia per gli Stati Uniti in pullman e non avendo carte di credito paga in contanti; fa lavori saltuari fino a quando non si stanca e cambia città; non ha un bagaglio ma solo uno spazzolino da denti: tutto questo per essere libero e non lasciare tracce. Nonostante ciò, l'ex compagna del fratello riesce a rintracciarlo per offrirgli un delicato incarico: valutare il grado di protezione del neo-vicepresidente degli Stati Uniti, specialmente dopo che questi ha ricevuto serie minacce di morte, considerate molto attendibili. Certo, una personalità politica può ricevere minacce di vario tipo, ma cosa rende queste minacce particolarmente preoccupanti? Il fatto di essere state fatte trovare proprio all'interno degli uffici che hanno lo scopo di proteggerlo. Reacher, maggiore della polizia militare dell'esercito, non pensa come gli altri, e là dove gli altri falliscono, lui riesce ovviamente a risolvere il caso, non senza spargimenti di sangue, non senza un po' di sesso. Del resto, come si fa a dire di no ad uno alto quasi due metri e con oltre un quintale di muscoli?!
Come già recensito, Reacher è tutto se non di più: alto, muscoloso (pur odiando l'attività fisica), intelligente, preparato, seduttore, efficiente. Ogni caratteristica positiva che un uomo può avere , lui la possiede ai massimi livelli. Potrebbe quindi sembrare un personaggio stucchevole, ma le azioni descritte rendono la lettura leggera e piacevole, lasciandoci con la domanda: “Cos'altro può succedere?”.

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