(Ed. TEA, collana TEA
più, Trad. A. Tissoni)
Jack Reacher non utilizza carte di credito perché
non ne possiede, cosa strana per un americano; viaggia per gli Stati
Uniti in pullman e non avendo carte di credito paga in contanti; fa
lavori saltuari fino a quando non si stanca e cambia città; non ha
un bagaglio ma solo uno spazzolino da denti: tutto questo per essere
libero e non lasciare tracce. Nonostante ciò, l'ex compagna del
fratello riesce a rintracciarlo per offrirgli un delicato incarico:
valutare il grado di protezione del neo-vicepresidente degli Stati
Uniti, specialmente dopo che questi ha ricevuto serie minacce di
morte, considerate molto attendibili. Certo, una personalità
politica può ricevere minacce di vario tipo, ma cosa rende queste
minacce particolarmente preoccupanti? Il fatto di essere state fatte
trovare proprio all'interno degli uffici che hanno lo scopo di
proteggerlo. Reacher, maggiore della polizia militare dell'esercito,
non pensa come gli altri, e là dove gli altri falliscono, lui riesce
ovviamente a risolvere il caso, non senza spargimenti di sangue, non
senza un po' di sesso. Del resto, come si fa a dire di no ad uno alto
quasi due metri e con oltre un quintale di muscoli?!
Come già recensito, Reacher è tutto se non di
più: alto, muscoloso (pur odiando l'attività fisica), intelligente,
preparato, seduttore, efficiente. Ogni caratteristica positiva che un
uomo può avere , lui la possiede ai massimi livelli. Potrebbe quindi
sembrare un personaggio stucchevole, ma le azioni descritte rendono
la lettura leggera e piacevole, lasciandoci con la domanda:
“Cos'altro può succedere?”.
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