domenica 7 maggio 2023

Antonio Manzini - La mala erba (Sellerio editore Palermo)

A Colle San Martino la vita sembra trascorrere tranquilla, ma ogni famiglia, di quel paese alle porte di Roma, ha qualcosa da rimpiangere.

Samantha, una liceale, scopre di essere incinta e il suo fidanzato non ne vuole sapere, anzi dubita di essere il padre.

Primo, un pensionato taciturno, scopre che nella vecchia chiesa del paese, ormai abbandonata, esiste una cripta piena di teschi: il vecchio cimitero del paese. Spesso vi si rifugia per trovare un po’; di quiete.

Lijuba, una misteriosa donna russa, che nessuno sa come sia finita nel paese e perché.

Un prete che quotidianamente inveisce contro il signorotto del paese e molti altri.

Samantha riesce a sconvolgere questi equilibri, grazie alla sua disperazione di ottenere un riscatto.

In questo libro non ci sono enigmi da risolvere, ma si prende atto di quanto l’uomo come essere sia una “mala erba”.


Frasi sottolineate

E a parte Ida, sua moglie, nessuno era capace di stare attento a quello che diceva, e a pesare le parole. Aria fritta, spifferi, colpi di vento inutile.

Perché Ida sapeva che se per i dolori trovi sempre gente amica disposta ad assecondarti, a darti una mano e a compatirti, per la felicità non è la stessa cosa, anzi. Dichiarare la propria felicità significava scatenare un alveare di invidie e maldicenze e ritrovarti piena di nemici.

Quando si è disperati, ci si tolgono le maschere. Non c’è più un ruolo da interpretare, si è disperati e basta e quello che la gente dice non ha più nessuna importanza. Non si sente il peso di sguardi impietositi o l’eco delle parole di rammarico. Vai avanti perché devi sopravvivere, vivere passa in secondo piano.

“ la vita a un sacco di ostacoli che uno deve affrontare. E prima o poi capitano. A me sono capitati tutti ora.” … “ Che il tempo non è una questione di minuti, ore, giorni o settimane. Il tempo è una questione di avvenimenti. Per te magari sono passati dieci, quindici giorni. Per me dieci o quindici anni.”


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