domenica 25 agosto 2024

Mikael Niemi - Cucinare un orso (trad. A. Albertari, A. Scali, ed. Iperborea)

 Cucinare un orso, di Mikael Niemi, è un romanzo che si muove con disinvoltura tra le pieghe della Storia, mescolando sapientemente il thriller alla riflessione filosofica. Ambientato nella Svezia del XIX secolo, il libro ci catapulta in unepoca in cui il confine tra fede e superstizione è labile, e la conoscenza scientifica inizia a fare breccia nelle menti più illuminate.

 

Al centro della narrazione troviamo due personaggi complessi e affascinanti: Jussi, un giovane lappone segnato dallemarginazione sociale, e il pastore Lars Levi Laestadius, figura storica realmente esistita, noto per essere stato un predicatore carismatico e riformatore. Laestadius, tuttavia, non è solo un uomo di chiesa: è anche un investigatore acuto, quasi un antesignano del moderno detective, che ricorda in modo inequivocabile il Guglielmo da Baskerville de Il nome della rosa” di Umberto Eco. Con un approccio quasi scientifico, Laestadius affronta loscurità dei delitti con la luce della ragione, cercando di portare chiarezza in un mondo dominato dallignoranza.

 

Il romanzo si apre con il ritrovamento del corpo senza vita di una giovane donna, un evento che segna linizio di una serie di misteri e delitti. Laestadius, accompagnato da Jussi, intraprende unindagine che li conduce attraverso i boschi e le paludi del Norrland, un paesaggio descritto con una tale precisione che diventa esso stesso un personaggio, ora seducente, ora minaccioso.

 

Jussi, con la sua origine sami, diventa simbolo dellaltro, del diverso, di colui che la società è pronta a sacrificare quando il timore e la necessità di trovare un colpevole prevalgono sulla giustizia. Al contrario, Laestadius è lemblema di unepoca di transizione, in cui la fede non è in contraddizione con la scienza, ma anzi, si nutre di essa per combattere il buio della superstizione.

 

Ma Cucinare un orso” non è solo un giallo avvincente. È unopera che si interroga sulla natura dellessere umano, sul conflitto tra fede e ragione, e sul significato del progresso. Niemi costruisce un racconto che è al contempo unindagine e una meditazione, in cui ogni rivelazione porta con sé una nuova domanda, ogni scoperta è un passo avanti in un percorso di conoscenza che non ha mai fine.

 

Frasi sottolineate

Doveva essere bello avere una compagnia così. Possedere dei libri significava non sentirsi mai soli.

 

Nella vita reale il tempo procede sempre nella stessa direzione, ma in un libro le cose possono andare diversamente. È quasi inquietante. Nella libreria del pastore vedo file e file di copertine, una accanto all’altra, e tutte contengono tempi di tipo diverso. Il tempo che ci è voluto a scrivere il libro, il tempo in cui si svolge la storia, il tempo che ci vuole per leggerla. E mi manca la terra sotto i piedi quando mi rendo conto che in un misero pezzetto di scaffale è racchiuso più tempo di quanto possa contenerne una vita intera. Le esperienze descritte sono così varie che nessun individuo potrà mai comprenderle tutte dentro di sé, i pensieri così numerosi che nessuna mente riuscirà mai a formularli tutti nel corso di una sola esistenza, nemmeno se passassimo ogni singolo giorno della nostra vita a divorare libri.



domenica 11 agosto 2024

Jo Nesbo - Luna Rossa (trad. Maria Teresa Cattaneo e Stefania Forlani, ed. Einaudi, Stile Libero BIG)

Harry Hole è di nuovo precipitato nel baratro, stavolta negli Stati Uniti. Ma nonostante il buio che lo circonda, il suo senso di giustizia non si spegne mai. Lo spinge a intervenire per proteggere un'ex star del cinema, pur sapendo che ciò significa mettersi contro una pericolosa gang di malavitosi messicani. Nel frattempo, ad Oslo, viene ingaggiato come investigatore privato per scagionare un ricco uomo d'affari, sospettato di un duplice omicidio: due giovani donne brutalmente assassinate, e non saranno le uniche vittime. 

Rispetto agli altri romanzi, questo mi è parso un po' più fiacco, ma il carisma del personaggio compensa ampiamente ogni lacuna.

Frasi sottolineate

Quasi tutti fanno l’errore di iniziare con l’unica frase buona, e poi ne scrivono una così così con una rima incerta. Il trucco è mettere come prima frase quella mediocre, così nessuno la nota. Se parti con il verso più bello, ..., e poi per fare la rima scrivi la frase banale, ..., rovini tutto. Ma se inverti l’ordine, allora entrambe le frasi acquistano una naturale eleganza. È così che le sentiamo, perché crediamo che il poeta pensi nello stesso ordine in cui scrive. Non è tanto strano, noi esseri umani siamo convinti che gli eventi siano una conseguenza di quelli che li hanno preceduti, e non il contrario.

– C’è tempo per la domanda di un idiota? – chiese Øystein.
– Di solito sono le migliori, – rispose Løken. – Prego.


Luna rossa - Jo Nesbø - copertina