domenica 2 novembre 2025

Frank Gramuglia – Il taccuino della vergogna (ed. 96 Rue de-La-Fontaine Edizioni)

Ci sono libri che non cercano di compiacere. Non si sforzano di essere “carini” o di offrire consolazione. Il taccuino della vergogna di Frank Gramuglia è uno di quei libri che ti pongono di fronte alla realtà, senza filtri e con un’ironia amara che sa di verità.

Il protagonista, Federico, è un uomo disincantato, cinico e insofferente. Osserva il mondo da una certa distanza, forse per proteggersi. Le sue relazioni, con le donne, con gli amici, con il lavoro, non sono mai davvero solide, eppure portano con sé la forza delle cose autentiche. Federico ama il sesso, disprezza la monogamia e sembra incapace di fermarsi. Ma dietro la sua ironia e il linguaggio crudo e disinvolto, si nasconde una malinconia profonda: quella di chi fatica a trovare il proprio posto nel mondo.

Gramuglia racconta questa storia, o meglio, questa serie di frammenti di vita, in prima persona, con uno stile asciutto e diretto. Non ci sono abbellimenti, né l’intento di costruire una trama nel senso classico. È un racconto per istantanee: momenti, pensieri, riflessioni e le frustrazioni quotidiane.

Il risultato è un mosaico disordinato ma vibrante, in cui ci si può facilmente riconoscere, soprattutto se si appartiene a quella generazione che lavora tanto, guadagna poco e spesso si sente “presa in giro dalla vita”.

Il linguaggio è volutamente ruvido, a tratti quasi sgraziato, ma sempre sincero. Gramuglia non cerca la frase perfetta, ma quella vera. E questa verità, anche quando è scomoda, arriva. Arriva con forza.

Non sorprende che qualcuno abbia definito il suo stile “realismo sporco”: racconta il mondo per quello che è, senza maschere, e lo fa con una voce che sa essere ironica, graffiante, ma anche profondamente umana.

Chi conosce Frank Gramuglia per il suo lavoro da influencer riconoscerà in queste pagine la stessa incisività con cui, sui social, ha smontato le ipocrisie del mondo del lavoro e della società. Ma Il taccuino della vergogna va oltre: qui si esplora una dimensione più intima e vulnerabile. È come se, dietro il sarcasmo, si aprisse una finestra sull’autenticità, quel momento in cui la battuta cede il passo alla verità.

È un libro che può suscitare opinioni contrastanti. C’è chi lo troverà eccessivo, duro, persino sgradevole. E chi, al contrario, lo percepirà come necessario. Perché non cerca di consolare, ma di esprimere le cose per come sono. E a volte, è proprio da questo punto che inizia la vera comprensione.


Frasi sottolineate

«Vedi Ale, spesso a causa di amici e parenti che non vogliono essere spietati, la gente spreca le proprie vite illudendosi di qualcosa che non esiste.

Davo molta importanza all’amicizia. Era più sincera dell’amore perché non c’era di mezzo il sesso. Era in qualche modo disinteressata, l’amicizia.

Il tempo aggiustava sempre tutto. Era il miglior riparatore dei legami. Nessuno era esattamente lo stesso una volta che fosse passato il giusto quantitativo di tempo.

 Frank Gramuglia – Il taccuino della vergogna

Il taccuino della vergogna - Frank Gramuglia - copertina