giovedì 12 maggio 2016

Stephen King - The Dome


“The Dome” di Stephen King, traduttore Tullio Dobner
La tranquilla cittadina di Chester's Mill viene isolata da una misteriosa calotta trasparente che chiude quasi ermeticamente la citta con tutti i suoi abitanti e questi se ne accorgono a loro spese: alcuni muoiono andando a scontrarsi contro questa barriera invisibile, altri vengono mutilati e così via. Diversi sono i personaggi e King ne traccia un profilo, così si scopre che in qualche maniera esiste uno stretto legame tra di loro, cosa abbastanza consueta in una piccola cittadina. Tra i protagonisti di questa storia troviamo il secondo consigliere comunale, Big Rennie, una sorta di boss del paese estremamente devoto a Gesù ma al tempo stesso anche ladro nelle casse comunali. Altro personaggio è un ex capitano dell'esercito, Barbie, che ha già avuto modo di scontrarsi con Big Rennie e che la mattina del fatto era sulla strada che lo stava portando lontano da Chester's Mill e per sua fortuna è testimone dell'arrivo di questa barriera invisibile senza però esserne tagliato a metà come la povera marmotta o senza scontrarcisi come il piccolo aereo da turismo dove prendeva lezioni di volo la moglie del primo consigliere comunale (complice di Big Rennie nel nascondere i soldi distratti dalle finanze del Comune).
King delinea una società malata che anche in condizioni critiche non pensa al benessere della collettività ma solo agli interessi particolari, travolgendo chi si pone di traverso sulla strada dei più prepotenti; riesce con capacità a narrare le vicende di tanti personaggi in contemporanea fino all'epilogo finale.
Leggendo il libro ad un certo punto ho avuto il timore che ricalcasse la serie TV “Lost”; in diversi passi del libro King addirittura la cita. Se fosse finito come il telefilm sarebbe stata una enorme delusione; meno male che il finale qui è più originale....anche se altrettanto fantascientifico. Sempre leggendo il libro, il personaggio di Big Rennie mi ha fatto venire in mente Beef, il cattivo del film “Il ritorno al futuro”, quando nel secondo episodio arriva ad esercitare il potere sulla città mantenendo uno stato di anarchia. Analogamente Big Rennie sfrutta la situazione per togliere di mezzo alcuni avversari scomodi, creando tumulti affinché la cittadinanza lo possa poi acclamare come il salvatore … di cosa visto che sono intrappolati?

Frasi sottolineate
Barbie è percorso da un istantaneo brivido di limpido terrore premonitorio; un attimo in cui il peggio è ancora nel futuro.

Provare rimorso per una cosa sbagliata era meglio che niente, ma nessun rimorso a posteriori poteva espiare la colpa per aver provato gusto nel fare del male, fosse bruciare formiche o ammazzare prigionieri.

 

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