giovedì 29 giugno 2017

Arnaldur Indridason - Le notti di Reykjavik


Arnaldur Indridason - Le notti di Reykjavik (2014 per Guanda), traduzione di A. Storti
Romanzo poliziesco di Indridason, scrittore islandese, che ha come protagonista un giovane poliziotto, Erlendur Sveinsson, con l'ambizione e le qualità che lo portano ad essere qualcosa di più di un semplice agente destinato al turno di notte e impegnato a sedare risse, fermare ubriachi al volante o intervenire in liti familiari. Sveinsson da sempre è attratto da tutto quello che ruota intorno alla scomparsa delle persone e proprio in quell'estate del 1976 la capitale islandese è interessata da due episodi apparentemente senza connessione tra loro, la scomparsa di una ragazza e la morte di un barbone, casi che i colleghi, ben più titolati di lui, liquidano in fretta e furia. Sveinsson, per pura passione, comincia ad interessarsi alle due storie e ad indagare, alimentando così le proprie velleità di investigatore. In questo suo ruolo di novello investigatore è agevolato anche dal fatto che i turni di notte non gli permettono di avere una vita privata normale e, come spesso accade ai protagonisti dei libri gialli, Sveinsson conduce una vita da lupo solitario.
Proseguo con l'approfondire la letteratura del nord Europa. Questo autore islandese non è riuscito però a stuzzicare più di tanto la mia curiosità. E' bravo a seminare indizi lungo tutto il romanzo, indizi che inevitabilmente portano il lettore molto vicino alla soluzione del caso; tiene abbastanza incollati alle pagine, ma nonostante tutto l'autore non mi ha appassionato.

Nessun commento:

Posta un commento