domenica 11 dicembre 2016

Liza Marklund - “Delitto a Stoccolma”

Liza Marklund - “Delitto a Stoccolma”, trad. Laura Cangemi
Annika Bengtzon è una giornalista di cronaca nera da poco promossa a caposervizio quando, un'esplosione nello stadio di Stoccolma sconvolge la città a pochi giorni dal Natale. E' stato un attentato organizzato da chi non vuole gli imminenti giochi olimpici o c'è dell'altro, dato che vengono ritrovati i resti del presidente del SOCOG, Christina Furhage?
Il personaggio di Annika è diverso dai soliti poliziotti, vedi il vice questore Rocco Schiavone o il commissario Harry Hole: lei non ha un passato da nascondere, un passato oscuro fatto di droga, alcool o interventi non proprio ortodossi per risolvere un caso. Lei è una donna con famiglia, che deve destreggiarsi tra il ruolo di madre e moglie, con un incarico che ha suscitato invidie e gelosie in alcuni colleghi anziani, che sente di essere sempre sotto la lente di ingrandimento, pronta ad essere criticata per le decisioni che prende, e questa fragilità ogni tanto viene fuori. I suoi articoli non sono pieni di gossip o di particolari pruriginosi sulla vita privata della Furhage (sulla quale ne avrebbe di materiale....). Lei vuole davvero scoprire cosa c'è dietro e nel passato del Presidente del SOCOG c'è altro: “non tutto quel che luccica è oro”.
Certo la letteratura scandinava non è rappresentata solo da Nesbo e Larsson; ha avuto in passato grandi autori, vedi Ibsen; però se questa scrittrice è stata definita la “First Lady del giallo svedese” (da Wikipedia) un motivo ci sarà e in effetti il taglio dato a questo suo personaggio è interessante. Vediamo se rimane tale anche nei prossimi romanzi.

Frasi sottolineate
“Il nostro futuro cambia a seconda delle decisioni che prendiamo. Ogni giorno facciamo valutazioni decisive per il corso della nostra vita. Meglio attraversare adesso o aspettare che sia passata quell'auto? Se la decisione è sbagliata, forse la vita si chiude. Dipende da noi stessi.”

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