ed. Longanesi
La grande guerra, combattuta anche dalle donne:in questo romanzo, Ilaria Tuti racconta e descrive donne che fanno la spola tra il loro paese e le prime linee italiane. Queste donne, madri e ragazze, conquisteranno il rispetto di chi rischia la vita al fronte grazie alla loro determinazione.
Un libro che rende onore alle “Portatrici della Carnia” e che è infatti ispirato da avvenimenti realmente accaduti.
Frasi sottolineate
Il tempo, su queste montagne, non lo scandisce l’uomo, nemmeno se è un capitano.
In verità, amo le parole, ma l’istinto è quello di custodirle. Ho imparato a maneggiare la loro arte, ma dentro di me è ancora salda la convinzione che alcuni, pochissimi, sentimenti non abbiano bisogno di suoni e non richiedano dialettica. Si espandono nei gesti, cantano nei sensi.
Ho imparato dai libri che la realtà è una nostra personale interpretazione dei fatti. Stendiamo incessantemente un tessuto su persone e cose, ne sistemiamo le pieghe con i giudizi, oppure le creiamo con i dubbi. Tagliamo e cuciamo, confezionando con i pensieri il nostro piccolo mondo, in cui ci raccontiamo chi siamo e chi sono gli altri, ma il punto di vista di un personaggio non è mai attendibile per definizione, nemmeno se è quello del protagonista della storia.
«Per fidarsi è necessario prima ammettere di non sapere»
«...La fotografia, in fondo, è un atto d’amore, non credi? Serve a tenere accanto chi amiamo.»
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