“La nostra missione è ecumenica: leniamo i sensi di colpa e diffondiamo inadeguatezza.”
Questo mantra è l'essenza del volume, un'opera in cui le autrici presentano un'alternativa al dogma, imposto dalla società, della donna perfetta e infallibile.
L'inadeguatezza si trasforma in una condizione umana da abbracciare: una chance di crescita, invece che un segno di rovina.
Accettarla significa diventare autentiche, abbracciare la propria essenza e vivere con leggerezza.
Il libro è un'ironica esplorazione dell'inadeguatezza femminile e la sensazione di sentirsi spesso fuori luogo o in colpa a causa di giudizi, sia interni che esterni, rivolti alle donne. Esso esplora come la società imponga aspettative eccessive sulle donne, specialmente su coloro che sono madri: portandole a percepirsi come delle "mammadimerda".
Questo concetto è emerso anche dall’omonimo blog delle autrici, nel quale le numerose testimonianze delle lettrici hanno contribuito a plasmare questa narrazione.
Frasi sottolineate
Crescere significa trovare una sintesi, avvicinarsi all’equilibrio tra chi si è stati e chi si vuol diventare, accettare il fatto che l’evoluzione è continua, e che a volte ciò che desideravi non è ciò che ti rende felice.
È dove non arriva l’organizzazione che la merdista dà il meglio di sé.
Lei ha ventiquattro anni ed è in preda di quell’assolutismo manicheo che sembra tanto giusto quando sei giovane e tanto ridicolo a posteriori, quando invecchi. Vale per tutte e per tutti, e l’unica scappatoia e sperare di non averne memoria.
Le persone sono assolutamente aperte nei confronti delle novità, la cosa importante è che le cose nuove siano assolutamente identiche a quelle vecchie.
È così facile per un uomo essere un buon padre o un buon marito, mentre basta pochissimo a una donna per essere una cattiva madre o una cattiva moglie.
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