domenica 7 gennaio 2024

A.J. Finn - La donna alla finestra (trad. Stefano Bortolussi - Mondadori)

La vicenda prende forma in una gelida domenica di fine ottobre, come una sorta di diario personale di una psicologa colpita da agorafobia a causa di un trauma, destinato a svelarsi nel corso della storia.

Da professionista della mente, si trasforma in paziente trascurando le cure consigliate da un collega: spesso dimentica di assumere le medicine prescritte, compensando con dosi maggiori o mescolandole all'alcool, specialmente un merlot che sorseggia come fosse acqua. Le sue giornate scorrono nell'osservare i vicini attraverso le finestre dell'appartamento, prediligendo guardare una famiglia appena trasferitasi nella zona, composta da moglie, marito e figlio.

Una notte fatale, Anna assiste a uno spettacolo orribile dalla sua finestra: l'omicidio di una donna per mano di un uomo. La sua testimonianza, però, viene scartata dalla polizia, poiché la sua mente, a tratti offuscata, la fa dubitare di tutto. Si interroga se ciò che ha visto sia reale o frutto di un'illusione della sua mente.

Confinata a indagare da sola sul caso, man mano che prosegue nella sua ricerca, scopre che la verità è assai più intricata di quanto avesse immaginato.

Il romanzo si rivela un thriller avvincente e sapientemente costruito: la narrazione è intrisa di suspense, con un finale a sorpresa. È stato paragonato al "miglior Hitchcock"; tuttavia, il suo stile, fatto di frasi brevi e capitoli concisi, potrebbe non incontrare i favori di chi predilige una prosa più elaborata: le riflessioni, riguardo un personaggio che assume psicofarmaci, perdi più diluiti nel merlot, non si possono snodare in pensieri lunghi e dettagliati.

La donna alla finestra - A. J. Finn - copertina

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