sabato 15 luglio 2023

Galit Atlas - L'eredità emotiva. Una terapeuta, i suoi pazienti e il retaggio del trauma (trad. Paola Merlin Baretter – Raffaello Cortina Editore)

una supplica affinché i figli non debbano sopportare le conseguenze delle vite dei loro genitori e l’auspicio che la nostra eredità emotiva possa essere elaborata e modificata”. 

Questo può essere il filo conduttore del libro, nel quale l'autrice, psicoanalista e terapeuta familiare, approfondisce il concetto di 'eredità emotiva'un processo attraverso il quale le emozioni dei nostri antenati influenzano le nostre esperienze e la nostra psicologia. 
Attraverso l'analisi di casi clinici e introspezione personale, si delinea il percorso, attraverso il quale le emozioni dei nostri antenati si infiltrano nel tessuto delle nostre esperienze e della nostra psicologia. 
Svelando il legame tra i vissuti familiari, l'autrice ci conduce verso la comprensione di come le emozioni possano essere trasmesse e si diffondano con forza attraverso i legami del sangue, plasmando il nostro modo di percepire, di sentire e di interagire con gli altri.
 
Il tocco distintivo di questo libro, ciò che lo rende ancor più interessante, risiede negli intrecci dei ricordi dell'autrice: rivelano come lei stessa porti con sé un'eredità emotiva. Attraverso le pagine si snodano le sue esperienze, divenendo un riflesso vivido delle influenze ancestrali che hanno permeato la sua esistenza e hanno contribuito a plasmare il suo essere.


Frasi sottolineate
“La ricerca è ricerca su di sé”. Con questo la professoressa vuole intendere che, anche quando non ne siamo consapevoli, tutta la nostra ricerca psicologica corrisponde a un tentativo di comprendere e guarire noi stessi e le persone che ci hanno cresciuto.
 
È la capacità di accettare quello che non può essere cambiato o riparato che ci consente di avviare il processo del lutto.
 
Mettere fine al ciclo intergenerazionale della sofferenza è espresso nella citazione tratta dal libro del profeta Geremia con cui ho aperto questo libro, nel desiderio che in futuro “non si dica più: ‘I padri hanno mangiato uva acerba e i denti dei figli si sono allegati’” (Ger 31,29), una supplica affinché i figli non debbano sopportare le conseguenze delle vite dei loro genitori e l’auspicio che la nostra eredità emotiva possa essere elaborata e modificata.




L'eredità emotiva. Una terapeuta, i suoi pazienti e il retaggio del trauma - Galit Atlas - copertina




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