domenica 18 febbraio 2024

Arianna Porcelli Safonov – Fottuta campagna (ed. Fazi)

 

Arianna, esausta dalla vita frenetica e alienante della città, decide di abbandonare tutto e trasferirsi in campagna. Con l'entusiasmo tipico di chi inizia una nuova avventura, si getta in questa decisione, quasi con un'anima spericolata. Nei fogli di questo libro di racconti umoristici, narra le sue esperienze nel mondo agreste e tra i suoi abitanti, affrontando le difficoltà pratiche della solitudine, della fatica fisica, dell'isolamento sociale, delle stravaganze dei vicini, delle feste di paese e della carenza di compagni adatti. Il suo iniziale idealismo si scontra bruscamente con la dura realtà, popolata di imprevisti, inconvenienti e disillusioni.

Questo libro è un compagno che regala più di una risata e induce alla riflessione, ideale per coloro che hanno sognato di abbandonare la città per una vita più semplice, pur consapevoli che non si tratti affatto di una passeggiata.


Frasi sottolineate

Sul verde e sul bio, argomenti caldissimi oggi, sui quali tutti hanno qualcosa da dire anche se pochi conoscono la materia fino in fondo (come avviene sempre con gli argomenti caldissimi).

E la morale è la seguente: ricordati che è importante conoscere bene il significato delle parole, delle cose e delle persone che credi di desiderare, soprattutto se vuoi smettere all’istante di volerle.

Se nasci femmina, in qualsiasi parte della terra dovrai essere per sempre bella, depilata, vogliosa, madre pia, moglie fedele, prostituta d'alto borgo ma anche zoccola di periferia, chef, maestra di ripetizioni, segretaria, sarta, ballerina di lap dance, responsabile di amministrazione, direttrice di azienda, con la messa in piega, il reggicalze sotto il grembiule e il tacco di venti centimetri anche al supermercato: una colf col sedere da brasiliana, insomma. Non ce la farò mai.

Esiste infatti una sottile, inconscia pulsione con la quale una giovane donna si convince di essere inabile a risolvere problemi tecnici, che hanno a che fare con piccola manutenzione elettrica o minuscola manovalanza; fin dalla notte dei tempi, la femmina scaltra è riuscita a far assimilare al maschio questa sua apparente incapacità tecnica e a farla passare come un grido d’aiuto ancestrale a venirle in soccorso: una specie di richiesta di dimostrazione di virilità, quando invece si tratta di palese e vergognosa pigrizia, astutamente mascherata da frasi come: «Questa è proprio roba da maschi», o «Aiutami, proprio non ci riesco, pesa troppo». All’interno di simili frasi si nasconde il desiderio atavico di rimediare uno schiavo che risolva i problemi affinché la fanciulla in questione possa finalmente e con dolcezza abbandonarsi ai beatissimi cazzi propri.

La campagna è per gli audaci, tant'è che quando si va in guerra, si dice «la campagna di Russia», «la campagna d'Etiopia», e così via…

A questo punto mi verrebbe da scrivere due righe su cosa farebbero oggi in Italia i partigiani, se potessero tornare in vita e dare un’occhiata di sfuggita al parlamento, ma questo è un umile libretto di racconti umoristici quindi terrò ferma e lontana la penna dalle invettive politiche, anche se, più che di politica, parlerei di igiene civico.

Fottuta campagna - Arianna Porcelli Safonov - copertina

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